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mercoledì 26 ottobre 2011

IRON MAN


Universo Universo Marvel
Alter ego Anthony Edward "Tony" Stark

Autori
  • Stan Lee
  • Larry Lieber
  • Don Heck
  • Jack Kirby
Editore Marvel Comics
Apparizione marzo 1963
1ª app. in
Tales of Suspense n. 39 - I serie
Editore it. Editoriale Corno
1ª apparizione it. 1 marzo 1971
app. it. in L'incredibile Devil n. 23
Sesso Maschile
Luogo di nascita Long Island, New York

 Abilità
capacità di Tony Stark
  • genio scientifico
capacità di Tony Stark fornite dal tecno-virus Extremis
  • controllo mentale sui sistemi elettronici
  • fattore rigenerante
capacità dell'armatura
  • superforza
  • volo
  • raggi repulsori
  • armi da fuoco e missili di varia natura
  • semi-invulnerabilità
Alleati
  • Dinamo Cremisi
  • Virginia "Pepper" Potts
  • Force Works
  • Harold "Happy" Hogan
  • War Machine
  • Maria Hill
  • Uomo Ragno
  • Capitan America
  • S.H.I.E.L.D.
  • Thor
  • Nuovi Vendicatori
in passato
  • Hulk
  • Namor
Parenti
  • Howard Stark (padre, deceduto)
  • Maria Stark (madre, deceduta)
  • Morgan Stark (cugino)
Iron Man, il cui vero nome è Anthony Edward "Tony" Stark, è un personaggio dei fumetti, pubblicato dalla Marvel Comics e creato da Stan Lee e Larry Lieber (testi); Jack Kirby ha collaborato con Don Heck nel design dell'armatura. La sua prima apparizione è in Tales of Suspense (prima serie) n. 39 nel 1963.
In Italia le avventure di Iron Man, sia da solo che con i Vendicatori, sono pubblicate nel mensile Iron Man e i Vendicatori, edito dalla Panini Comics.
ORIGINI
Tony Stark, figlio di Howard Stark e Maria Stark nasce a Long Island. Tony è un ragazzo prodigio che riesce ad entrare nel programma per studenti non laureati al MIT all'età di 15 anni ed è il migliore del suo corso. A 21 anni, dopo la morte dei genitori in un incidente d'auto, eredita la società del padre, la Stark Industries. Appena insediato Tony si premura di rilevare la ditta che aveva prodotto i freni difettosi dell'automobile dei genitori ed eliminarne il malfunzionamento.
Durante una visita in Vietnam, mentre studia la possibilità di aiutare il contingente di guerra statunitense coi suoi mini-transistor, Tony rimane gravemente ferito nell'esplosione di una mina e una scheggia metallica gli si conficca nel petto. Dopo essere stato catturato da un signore della guerra vietnamita chiamato Wong Chu, il suo compagno di prigionia, il famoso fisico Yin Sen (o Ho Yinsen), costruisce una piastra magnetica e la impianta nel petto di Tony per evitare che la scheggia raggiunga il cuore, mantenendolo di fatto in vita. Nonostante le terribili sofferenze, è costretto a costruire armi per Wong Chu, col solo aiuto del suo compagno, ma Tony e Yin Sen utilizzano i materiali a loro disposizione per progettare e costruire una potente armatura, un esoscheletro di ferro che dà a Tony una forza impressionante ed altre abilità che gli permetteranno di sopravvivere e di fuggire. Yin Sen si sacrifica per dare a Tony il tempo di indossare l'ingombrante armatura con la quale sconfigge facilmente Wong Chu e i suoi uomini. Durante il ritorno, incontra un pilota di elicotteri dell'American Air Force ferito, Jim "Rhodey" Rhodes. Presentandosi come guardia del corpo di Tony, Rhodes decide di aiutarlo ad eliminare la minaccia nord-vietnamita, stando dalla parte degli americani. Tornato a casa Tony continua a migliorare l'armatura, creando la sua seconda nuova identità: Iron Man. Egli inoltre ingrandisce notevolmente la fabbrica di suo padre, la Stark Industries, e la chiama Stark International. Sconvolto dall'orrore della guerra vista in prima persona decide di usare il potere dell'armatura a fin di bene e contemporaneamente converte le proprie industrie a produzioni civili.
Iron Man si presenta al mondo come la guardia del corpo di Tony stesso e mascotte della sua compagnia. Perciò combatte coloro che minacciano la sua azienda, ad esempio gli avversari comunisti come la Vedova Nera, Airstrike, Dinamo Cremisi e Titanium Man o altri avversari come il Mandarino o Iron Monger. Tuttavia sia la Vedova, Airstrike e il malvagio Occhio di Falco, un tempo fidanzato con la Vedova Nera, alla fine sono passati dalla parte del bene e si sono uniti ai Vendicatori.
Nessuno sospetta che Tony sia Iron Man perché è visto da tutti come un viziato ricco industriale godereccio. Solamente a due membri del suo staff, oltre a Rhodey, Harold "Happy" Hogan e Virginia "Pepper" Potts, Tony rivela la sua doppia identità.
Il fumetto si oppose al Comunismo nei suoi primi anni, al fine di sostenere la guerra in Vietnam. Questo cambiamento si evolse in una serie di storie dove Tony riconsidera le sue idee politiche e il fatto di riprendere a costruire armi per le forze militari USA. Comunque Tony rimase un conservatore sia nel carattere che nella politica, mantenendo al contempo la sua immagine di playboy. Spesso si mostra arrogante e giustifica i mezzi usati con gli scopi che si prefigge. Ciò lo mette in conflitto con la gente intorno a lui, in entrambe le sue identità.
Possiede un grande patrimonio personale, e spesso si dedica ad attività filantropiche. Permette ai Vendicatori di usare il suo maniero, dove ha vissuto da piccolo, come base, e sostiene le loro operazioni con il denaro della Fondazione Maria Stark, un'organizzazione senza fini di lucro con il nome di sua madre. La fondazione non è collegata agli affari di Tony e infatti ha continuato ad esistere quando quegli affari sono terminati. Tony Stark fornisce le sue tecnologie anche ad altri supereroi: nuovi scudi per Capitan America, il jet usato dai Vendicatori e un congegno creatore di ologrammi usato dagli X-Men e presente nel costume-armatura dell'Uomo Ragno.
Tony Stark scopre che lo S.H.I.E.L.D. sta cercando di impossessarsi di una parte dell'azienda al fine di assicurarsi il rifornimento perenne di armi della Stark International. Allo stesso tempo, il suo rivale in affari, Justin Hammer, cerca di mettere in ginocchio la Stark International arruolando un buon numero di super-cattivi; sfruttando una tecnica di scansione ipersonica Hammer riesce facilmente ad aggirare le protezioni dell'armatura causando malfunzionamenti e addirittura l'involontaria uccisione da parte di Iron Man di un diplomatico. Sebbene Iron Man non venga considerato subito colpevole, Tony decide di consegnare l'armatura alle autorità, eliminando però buona parte dei congegni. Tony e Rhodes, che è ormai diventato il suo pilota e miglior amico, rintracciano e sconfiggono i responsabili del furto. Hammer ritornerà a tormentarlo ancora.
Contemporaneamente agli eventi, Tony sviluppa una seria dipendenza dall'alcool: con l'aiuto della sua ragazza Bethany Cabe, dei suoi amici e dei suoi dipendenti, Tony riesce a superare la crisi e, per il momento, il problema con l'alcool.

WONDER WOMAN


Universo Universo DC
Alter ego Diana Prince
Autore William Moulton Marston
Editore DC Comics
Apparizione dicembre 1941
1ª app. in
All Star Comics n. 8
Sesso Femminile

Abilità
  • Volo
  • Forza, velocità e sensi superumani
  • Rigenerazione
Alleati JLA

Parenti
  • Regina Ippolita (madre, deceduta)
  • Donna Troy (sorella)
  • Helena Kosmatos (sorella adottiva)
  • Antiope (zia)
  • Ippolito (cugino)
Wonder Woman è un personaggio dei fumetti creato da William Moulton Marston nel 1941, pubblicato dalla DC Comics, ed è considerata una delle tre icone di base dell'universo immaginario della DC Comics, insieme a Batman e Superman.
Il sito web IGN ha inserito Wonder Woman alla quinta posizione nella Top 100 Comic Book Heroes, ovvero la classifica dei cento migliori supereroi dei fumetti, dietro a Wolverine e davanti a Capitan America.
eorico del femminismo, Marston, come asserì poco prima della sua morte, avvenuta nel 1947, creò il mito di Wonder Woman per dare un simbolo alle donne, un modello che fosse in grado di portare avanti con forza le loro idee ed il loro mondo:

« Il miglior rimedio per rivalorizzare le qualità delle donne è creare un personaggio femminile con tutta la forza di Superman ed in più il fascino di una donna brava e bella. »

(William Moultom Marston)
Ammantata dei colori della bandiera statunitense, il personaggio fa il suo esordio sul n.8 di All Star Comics (1941), per poi diventare uno dei personaggi più inarrestabili di tutta l'editoria a fumetti di genere supereroico.
Il suo esordio e la sua carriera sono, poi, uniche ed incredibili soprattutto perché la maggior parte degli eroi dei fumetti e dei pulp magazine di quel periodo erano incentrati intorno alla figura di un maschio forte ed avventuroso, pronto a salvare la fanciulla di turno e a mostrare muscoli e cervello fuori della norma. In maniera abbastanza incredibile Wonder Woman divenne, ben presto, la protagonista di ben quattro testate: una a sé intitolata, Wonder Woman, che esordì nell'estate del 1942, quindi sul già citato All Star Comics e su Sensation Comics, dove venivano pubblicate principalmente le avventure della Justice Society of America, nei cui ranghi era entrata nel corso del n. 12 di ASC; e infine sulle pagine di Comics Cavalcade, pubblicazione trimestrale dove era possibile leggere anche le avventure di Flash e Lanterna Verde.
Il personaggio supera la crisi che negli anni cinquanta colpisce l'industria dei comics a causa della ben nota crociata del dr. Wertham (Seduction of the Innocent, 1954) che accusa i fumetti di minare l'integrità morale dei giovani lettori. In particolare Wonder Woman, con i suoi vestiti ed i suoi modi disinibiti, era ritenuto un pessimo esempio per le fanciulle del paese e le situazioni sull'Isola Paradiso al limite dell'omosessualità. La creazione di severe regole da parte della Comics Code Authority, unite al fatto che già dal 1947 Marston era morto lasciando le redini della serie ad altri scrittori più tradizionali, causò una involuzione qualitativa e l'abbandono del femminismo convinto. È di questi oscuri decenni la creazione di Wonder Girl, dell'aereo invisibile e di altre situazioni assurde o romantiche che si allontanarono dallo spirito originario del personaggio.
A partire dal 1968 gli autori Mike Sekowsky, Dennis O'Neil e Dick Giordano rivitalizzarono la serie cambiando radicalmente lo status del personaggio che alla fine degli anni sessanta risultava totalmente anacronistico. Wonder Woman perde tutti i suoi poteri, abbandona il costume tradizionale ed assume l'identità di Diana Prince. Grazie all'aiuto di un nuovo personaggio, I Ching, si addestra nelle arti marziali e affronta tutta una serie di avventure che, pur in uno stile totalmente diverso, ritrovano l'antico spirito del personaggio. L'esperimento avrà successo e la serie di Wonder Woman sfugge ancora una volta alla chiusura, ma durerà fino al 1973 quando i poteri e il costume saranno ripristinati e le storie riprenderanno quelle della Golden Age, riscritte e ridisegnate.
Cambiamenti, però, arriveranno nuovamente: con il n.329 di Wonder Woman del 1986, il matrimonio con Steve Trevor chiudeva l'era di Diana Prince per aprire quella della principessa Diana.
Dopo Crisi sulle Terre infinite, infatti, la serie ricominciò dal numero 1 la pubblicazione delle avventure di Wonder Woman, che venne affidata a George Pérez, il quale prese al volo l'occasione per rivoluzionare non poco il personaggio, legandolo sempre più alla sua tradizione greca. Questo arco di storie (una sessantina o poco più) sono probabilmente le migliori mai realizzate sul personaggio, grazie alle quali Perez dimostrò tutta la sua bravura non solo come disegnatore, ma anche come narratore.
Nel luglio 2010, in occasione dell'uscita del seicentesimo numero della sua serie, DC Comics ha rinnovato il costume dell'eroina, ad opera di Jim Lee, con un paio di pantaloni neri attillati, un corsetto rosso e una giacca blu

WOLVERINE


Universo Universo Marvel Alter ego
  • James Howlett
  • Logan
  • Guercio
Autori
  • Len Wein
  • Herb Trimpe
  • John Romita Sr.
Editore Marvel Comics
Apparizione ottobre 1974
1ª app. in Incredible Hulk
Vol.2, n. 180
Editore it. Editoriale Corno
1ª apparizione it. settembre 1977
app. it. in L'Uomo Ragno n. 192 - I serie Sesso Maschile Abilità
  • immortalità
  • fattore rigenerante
  • artigli protrattili e scheletro rivestiti di adamantio (potenziamento)
  • iper-sensi (soprattutto udito e olfatto)
  • forza, agilità e resistenza sovrumane
  • esperto di arti marziali
Alleati
  • X-Men
  • X-Force
  • Nuovi Vendicatori
  • Vendicatori
  • S.H.I.E.L.D.
  • Fantastici Quattro
  • Deadpool
  • Elektra
  • Capitan America
  • Nick Fury
  • Punisher
  • Devil
  • Fantomex
  • Maverick
  • Uomo Ragno
  • Alpha Flight
Nemici
  • Sabretooth
  • Omega Red
  • Lady Deathstrike
  • Daken
  • Gorgon
  • Romulus
  • Sinistro
  • Confraternita dei mutanti malvagi
  • Oscuri Vendicatori
  • HYDRA
  • Mano
  • William Stryker
  • Cyber
  • Wild Child
Parenti
  • Elizabeth Howlett (madre, deceduta)
  • John Howlett (padre putativo, deceduto)
  • John Howlett Jr. (fratellastro, vivo)
  • Thomas Logan (padre biologico, deceduto)
  • Dog Logan (fratellastro, deceduto)
  • Amiko Kobayashi (figlia adottiva)
  • Laura Kinney (X-23, clone femminile e figlia adottiva)
  • Akihiro, Daken (figlio)
Wolverine è uno dei personaggi Marvel più amati. Su di lui sono state scritte innumerevoli storie. Fece la sua prima apparizione in un episodio di Hulk del 1974, scritto da Len Wein e disegnato da Herb Trimpe. In realtà compare nell'ultima tavola dell'albo precedente (numero 180, ottobre 1974) a quello del suo ufficiale debutto in azione, che è Incredible Hulk n.181.
Logan è un mutante, cioè un essere umano con il DNA contraddistinto dal gene X, gene che conferisce facoltà straordinarie.
Wolverine ha un fattore rigenerante, sia fisico che mentale (come spiegato in Wolverine: Origini), sensi e istinti paragonabili a quelli degli animali, potenza e agilità felina, tre artigli ossei che può estrarre a comando dal dorso di ogni mano e che, come il suo scheletro, sono ricoperti di adamantio che li rende e lo rendono praticamente indistruttibile.
James Howlett nasce verso la fine del XIX secolo, nella provincia canadese di Alberta, figlio secondogenito di John Howlett e Elizabeth Hudson, anche se da quanto lasciato intendere dagli autori (e dalla notevole somiglianza fisica) potrebbe essere frutto di una relazione adultera tra la signora Howlett e del giardiniere, Thomas Logan. Quando James era molto piccolo (non ci vengono forniti dati precisi) suo fratello morì e sua madre finì in manicomio. Non sono chiare le ragioni della morte (si parla di malattia) ma pare che anche il fratello maggiore di James fosse dotato di analoghi poteri, come suggerito dalle cicatrici rimaste sul fianco della madre disposte in maniera analoga a quelle che provocano gli artigli di Wolverine, e sarebbe questo il vero motivo della pazzia di Lady Howlett. Nel corso dell'infanzia James ha pochi rapporti con il mondo esterno per via delle sue tante allergie e malattie e stringe amicizia con Rose, sua coetanea che lavora come serva nella villa, la quale scrive sul suo diario svolgendo il ruolo di voce narrante in "Origini", e sviluppa un rapporto di inimicizia con Dog Logan, il figlio del giardiniere, che lentamente si trasforma in aperta rivalità ed odio. Il culmine è l'uccisione del cane di James, Callie, da parte di Dog, scatenando così l'ira degli Howlett che cacciano dalla tenuta il ragazzo e suo padre Thomas. Ma i due decidono di reagire e organizzano un'incursione nella villa, fucili alla mano, con l'intenzione di rubare dei soldi e fuggire con la signora Howlett. Ma John Howlett interviene per caso, e viene ucciso da Dog sotto gli occhi atterriti del figlio James, che sfodera i suoi artigli, sfregiando Dog e uccidendo Thomas. La madre resta sconvolta e caccia il figlio dalla villa, dopodiché si suicida.
Rose nel frattempo, con l'aiuto dell'anziano nonno di James, decide di fuggire con il ragazzo, nascondendo i suoi artigli sotto degli stracci. James sembra aver perso la memoria, quando in realtà per lo shock si convince di aver ucciso lui stesso il padre John. James perde anche la sua identità, poiché Rose deciderà di chiamarlo Logan per nascondere il suo passato.[3] Nel corso degli anni il nuovo nome si sostituirà quasi completamente a quello vecchio, poiché Logan/James preferisce lasciarsi indietro completamente il passato traumatico.
Dopo questo triste evento Rose e Logan si trasferiscono in una delle miniere della Columbia Britannica, dove Logan lavorerà duramente cambiando radicalmente carattere e facendosi notare dal suo capo, Smitty, che lo prenderà in simpatia proteggendolo dalle angherie del malvagio cuoco Malone. Contro il cuoco Logan non aveva mai osato reagire, prima per paura di ritorsioni, in seguito per timore di scatenare il proprio potere. Smitty decide quindi di affidare a Logan l'uso della dinamite. In questo periodo svilupperà ed accrescerà la sua fama di "duro" e scoprirà di avere molte affinità con le bestie selvagge, tanto che da una di esse prenderà il nome di battaglia (Wolverine è il nome in inglese del ghiottone). Gli anni passano, Logan lavora come artificiere fino ad un incidente (causato da Malone che aveva manomesso la dinamite), in cui rischia la vita per salvare un bambino. Durante la convalescenza sorprendentemente breve, Logan legge un libro sui Samurai proveniente da Nagasaki, primo indizio del suo futuro amore per la cultura giapponese. Nel frattempo, Smitty e Rose si innamorano e decidono di partire lontano, e Logan rimane scosso dalla loro decisione. Mentre si trova al locale del paese sente di un torneo di lotta con in palio una grossa somma di denaro. Smitty si iscrive nonostante Rose sia contraria ed anche Logan lo fa. Si troverà ad affrontare il cuoco, sconfiggendolo e decidendo all'ultimo di risparmiarlo. Battendo Malone arriva in finale contro Smitty, e decide di farsi battere per permettere a Rose e all'amato di partire con i soldi della vincita.
Nel frattempo Dog, sfigurato e assetato di vendetta, li rintraccia per conto del vecchio signor Howlett, pentitosi di aver lasciato fuggire il nipote, e quando trova Logan appena dopo lo scontro del torneo lo aggredisce alle spalle. Dog sembra prevalere, ma Logan riacquista la memoria del tragico momento della morte di suo padre, e appresa la verità sfodera i suoi artigli deciso a vendicarsi. Durante la violenta lotta che ne consegue uccide accidentalmente Rose. Distrutto dal dolore sparisce nella foresta per molti anni, ignorando qualsiasi richiamo di Smitty. Questo periodo è ancora avvolto nel mistero. Sappiamo solo che Logan si inselvatichì e andò a vivere con un branco di lupi, divenendo quasi più animale che uomo. Il diario di Rose venne bruciato da Malone, e Logan perderà così la possibilità di recuperare la memoria di quegli anni.
Durante la seconda guerra mondiale sappiamo che vive delle avventure a Madripoor, probabilmente per conto dei servizi segreti canadesi.[4] Ha anche aiutato Capitan America e Nick Fury in diverse missioni, oltre ad aver fatto parte di una unità di paracadutisti nota come la "Brigata del diavolo", dove militava anche Victor Creed, il futuro Sabretooth.
Sostanzialmente Logan riappare quando il governo canadese decide di includerlo nel progetto Arma-X, infondendo nel suo corpo l'adamantio che accresce di molto le sue già notevolissime capacità di combattimento, ricoprendo dell'indistruttibile metallo anche i suoi artigli. Riesce a sopravvivere all'intervento grazie ai suoi poteri di guarigione. Adesso anche il suo scheletro è praticamente indistruttibile, oltre al suo organismo che lo rende certamente più longevo della media (appare oggi come un uomo sulla trentina d'anni, quando ne ha circa 120-130). A seguito dell'esperimento però Logan perde di nuovo la memoria, confusa ulteriormente da falsi impianti mnemonici innestati dal governo canadese. In tale periodo Wolverine viene reclutato da James McDonald Hudson (Guardian) e da sua moglie Heather (Vindicator) per entrare a far parte del primo supergruppo canadese, Alpha Flight. Ma è una breve parentesi, su cui non è stata fatta luce completamente. Forse c'è anche un coinvolgimento di Hudson nell'esperimento con l'adamantio.
Più o meno in questo periodo gli X-Men entrano nella sua vita, per non uscirne più. Logan entra a far parte della seconda generazione di X-Men non molto tempo dopo il suo fallito tentativo di catturare Hulk[5] che si rivela un piano dei suoi superiori per farlo entrare nelle grazie del Charles Xavier[6] che avrebbe dovuto uccidere, ma dopo una colluttazione il professore imprigiona Logan e gli pone delle barriere psichiche cancellando o manomettendo i ricordi del mutante che di lì a breve si unirà al rinato gruppo di mutanti nella missione di salvataggio dei membri originali.[7] Con gli X-Men vivrà moltissime avventure; verrà anche privato da Magneto dell'adamantio che gli ricopre le ossa, che poi recupererà.[8] Conosce anche Jean Grey con cui avrà sempre un rapporto tormentato. Logan, dietro la scorza, ama stare nella squadra del Professor Xavier per gli ideali che rappresenta e svela, a poco a poco, che il suo cinismo è solo una maschera, con cui si difende dai dolori del suo angoscioso passato, rivelandosi un compagno di battaglia quanto mai affidabile. Non sarà mai il vero leader degli X-Men per il suo carattere di solitario e tutto sommato introverso, non certo per mancanza di carisma.
Successivamente a questi eventi, la setta dell'Alba della Luce Bianca (guidata dal crudele e inumano mutante Gorgon), che trama congiuntamente con l'HYDRA, un'organizzazione criminale internazionale di matrice nazista, lo uccide e riporta in vita con un condizionamento che lo costringe a compiere missioni omicide per loro conto, per poi riportare in vita le eventuali vittime (altri supereroi) e asservire anche loro. Sotto il controllo dell'HYDRA ha ucciso il compagno X-Men Northstar, che poi è stato resuscitato anch'esso. Il tutto fa parte di un complotto più grande, che ha come obiettivo destabilizzare e sottomettere gli Stati Uniti d'America. Logan viene poi salvato e de-condizionato dallo S.H.I.E.L.D., che lo arruola come agente per sconfiggere definitivamente l'HYDRA e la setta. Dopo aver distrutto molte basi delle varie organizzazioni criminali assieme a Elektra si scontra con Gorgon e dopo una battaglia in cui rischia la morte, riflette il terribile sguardo pietrificante del criminale con gli artigli, riuscendo a trasformarlo in pietra e frantumandolo in mille pezzi.
Wolverine, dopo le vicende di Vendicatori Divisi, è diventato membro dei Nuovi Vendicatori, il più importante supergruppo Marvel, insieme con altri eroi famosi come l'Uomo Ragno, Capitan America e Iron Man. Poco dopo essere stato de-condizionato dal trattamento subito dall'HYDRA, Logan si reca nella Terra Selvaggia, dove aiuta i Nuovi Vendicatori, che lo invitano ad unirsi al gruppo.

THE FLASH



















Universo
Universo DC
  • Jay Garrick                                                                               
  • Barry Allen
  • Wally West
  • Bart Allen
Editore
DC Comics
Apparizione
gennaio 1940
1ª app. in
Flash Comics n. 1
Sesso
Maschile
Alleati
  • All-Star Squadron (In passato)
  • Justice League America (ex-membro)
  • Justice Society of America
Barry Allen

Editore
DC Comics
Apparizione
settembre-ottobre 1956
1ª app. in
Showcase n. 4
Sesso
Maschile
Abilità
  • Supervelocità
Alleati
Justice League of America
Nemici
Anti-Flash
Parenti
  • Iris West Allen (moglie)
  • Henry e Nora (genitori)
  • Eric and Fran Russell (suoceri)
  • Prof.Ira West (patrigno della moglie)
  • Wallace West (nipote)
  • Don e Dawn (figli)
  • Jenni Ognats e Bart Allen (nipoti)






Wally West

Editore
DC Comics
Apparizione
dicembre 1959 - gennaio 1960
1ª app. in
  • Flash (Vol. 1) n.110 (come Kid Flash),
  • Crisis on Infinite Earths n. 12 (come Flash III)
Sesso
Maschile
Abilità
  • Supervelocità
Alleati
  • Justice League Europe (in passato)
  • Teen Titans (in passato)
  • Justice League of America
  • New Titans
Parenti
  • Rudolph West (padre, deceduto)
  • Mary West (madre)
  • Barry Allen (zio, deceduto)
  • Iris Allen (zia)
  • Ira West (nonno adottivo)
  • Sig.e sig.ra Edgar Rhodes (zio e zia)
  • Inez Rhodes (cugina)
  • Don e Dawn Allen (cugini)
  • Meloni Thawne (cuginastra)
  • Jeven Ognats (cuginastra)
  • Bart Allen (cugino del figlio)
  • Jenni Ognats (cugina della figlia)
  • Linda Park (moglie)
  • Iris West II (figlia)
Bart Allen

Universo
Universo DC
Editore
DC Comics
Apparizione
giugno 1994
1ª app. in
Flash n. 91
Sesso
Maschile
Abilità
  • Supervelocità
Alleati
  • Young Justice (in passato)
  • Giovani Titani (in passato)
Nemici
Inertia
Parenti
  • Barry Allen (nonno, deceduto)
  • Iris West/Allen (nonna, deceduta)
  • Meloni Thawne (madre)
  • Don Allen (padre)
  • Owen Mercer (fratellastro)

Flash è un personaggio dei fumetti creato da Gardner Fox e Harry Lampert nel 1940, pubblicato dalla DC Comics.
È un supereroe con il potere di muoversi a velocità straordinaria, sfidando le leggi della fisica. La sua prima apparizione è in Flash Comics numero 1 (1940).

Jay Garrick

Jay Garrick è un personaggio della Golden Age, l'era dei comic in cui agisce la prima generazione di supereroi nata negli anni quaranta. Mentre studiava gli effetti dell'acqua pesante questo brillante studente fa cadere una provetta contenente la sostanza, assorbendone i gas per tutta la notte. Dopo varie settimane di coma, il giovane si svegliò con il potere di raggiungere velocità irraggiungibili per un uomo normale. Subito Jay diventa un asso del football americano e conquista la ragazza più bella della scuola, Joan Williams, con cui si sposerà pochi anni più tardi. Membro fondatore della Justice Society of America, quando dovette svelare la proprio identità al mondo intero si ritirò a vita privata. Rientrò in azione solo dopo la comparsa degli eroi della Silver Age e in special modo quando il Flash di Terra 1 (Barry Allen) lo andò a trovare per sbaglio nella sua dimensione introducendo così il tema del multiverso nell'universo DC.

Barry Allen

Barry Allen, il secondo Flash, è generalmente considerato il primo supereroe della Silver Age ed è tuttora uno dei personaggi DC più amati e popolari di sempre. Anche in Italia il personaggio ha un discreto seguito e le sue avventure sono state tradotte su varie testate, pubblicate da diversi editori nel corso degli anni.

Wally West

Wally West nasce come Kid Flash, la "spalla" adolescente di Flash. È uno dei membri fondatori dei Teen Titans di cui fa parte sino alla morte di Barry Allen avvenuta in Crisi sulle Terre infinite. Da quel momento il giovane Wally raccoglie l'eredità dello zio Barry e diviene il nuovo "velocista scarlatto".

Bart Allen

Bart Allen è conosciuto all'inizio come Impulso, personaggio che dal XXX Secolo arriva nel XX Secolo per normalizzare il suo metabolismo iper-accelerato. Diventerà Kid Flash in un volume dei Giovani Titani, e Flash dopo gli eventi di Crisi Infinita.
Le prime tre versioni di Flash hanno fatto parte della Justice Society of America o della Justice League of America, con un ruolo spesso preminente all'interno del gruppo. Solo Bart Allen non ha fatto parte di uno di questi due gruppi, ma è stato un membro della Young Justice e dei Giovani Titani.

martedì 25 ottobre 2011

CAPITAN AMERICA

Universo Universo Marvel
Nome originale  Captain America
Alter ego  Steven "Steve" Rogers

Autori
  • Joe Simon
  • Jack Kirby
Editore Marvel Comics – Timely Comics
Apparizione marzo 1941
1ª app. in Captain America Comics n.1
Sesso Maschile
Luogo di nascita Lower East Side di Manhattan (New York City, USA)
Data di nascita 4 luglio 1917
Abilità
  • capacità fisiche perfette
Alleati
Nemici
Parenti
  • Joseph Rogers (padre, deceduto)
  • Sarah Rogers (madre, deceduta)
  • nonno non identificato (deceduto presunto)
Capitan America (Captain America), il cui vero nome è Steven Rogers (detto Steve), è un personaggio dei fumetti creato da Joe Simon e Jack Kirby nel 1941, pubblicato dalla Timely Comics (in seguito Marvel Comics).
Detto affettuosamente "Cap", nonché "Sentinella della Libertà" (poiché incarna gli ideali di libertà e giustizia del popolo statunitense) e "Leggenda Vivente" (in quanto fonte di ispirazione per tre generazioni di eroi), è un supereroe tra i più famosi e longevi.
Il personaggio è nato come elemento di propaganda durante la seconda guerra mondiale, dove rappresentava un'America libera e democratica che si opponeva ad un'Europa imperialista e bellicosa, ed ebbe un grande successo di pubblico; tuttavia con la fine del conflitto perse la sua popolarità, nonostante un (vano) tentativo di riciclarlo come cacciatore di comunisti durante i primi anni della guerra fredda.
Quando, nel 1964, Stan Lee decise di riprendere il personaggio (nel numero 4 della serie Avengers), lo privò di quegli elementi nazionalistici che aveva in origine ma lo ripropose donandogli una sensibilità e un'umanità tutta nuova, e molto spesso le sue storie venivano utilizzate per denunciare le differenze sociali e la corruzione presenti nella società americana, a rappresentare una sorta di "coscienza" reale dell'America.
Wizard Magazine ha inserito Capitan America alla 7ª posizione nella Top 200 Comic Book Characters of All Time, ovvero la classifica dei 200 migliori personaggi dei fumetti di sempre.
Nel 1940, lo sceneggiatore Joe Simon disegnò un bozzetto di Capitan America, in un primo momento denominato 'Super American'; questo nome venne tuttavia abbandonato dallo stesso Simon per la grande diffusione di personaggi che adottavano un nome simile. Scelse così 'Captain America' perché "suonava bene", e perché "non c'erano molti 'Captain' in giro". Bucky venne chiamato così in onore di Bucky Pierson, un amico di Simon."
Martin Goodman, l'editore della Timely Comics, chiese a Simon di mettere in cantiere una serie regolare dedicata al personaggio il prima possibile. Lo scrittore contattò...

« ...Al Avison e Al Gabriele, due giovani artisti del Connecticut che mi fecero un'ottima impressione: avevano già lavorato insieme in passato, ed erano piuttosto abili nell'adattare il proprio stile a vicenda. Il loro tratto era abbastanza simile a quello di Jack Kirby, quindi immaginavo che se l'inchiostratore fosse riuscito ad amalgamare questi tre stili, il prodotto finale sarebbe stato piuttosto uniforme. I due Al erano impazienti di cominciare il lavoro su Capitan America, ma Jack Kirby era piuttosto contrariato da questo. 'Sei sempre il numero uno, Jack', lo assicurai. 'È solo per rispettare i tempi di consegna del primo numero'. 'Rispetterò la scadenza', mi promise Jack. 'Disegnerò tutto da solo e farò in tempo'. Non mi aspettavo questo tipo di reazione... Ma fortunatamente acconsentii alla sua richiesta. Ci saranno stati anche due Al, ma soltanto un Jack Kirby.
Sceneggiai il primo volume di Capitan America scrivendo i dialoghi direttamente sulle tavole disegnate a matita, inizialmente molto schematiche e soltanto abbozzate. In seguito Kirby migliorò le anatomie delle persone, inserì qualche nuova idea e movimentò le scene di azione come solo lui sapeva fare. Quindi rifinì i disegni, aggiungendo dettagli agli sfondi e ai volti. »


Al Liederman si occupò dell'inchiostrazione del primo numero, mentre Howard Ferguson realizzò il lettering.
Simon ha dichiarato di come Capitan America sia stata una creazione consapevolmente politica: lui e Kirby erano disgustati dalle azioni della Germania Nazista, e ritenevano inevitabile il coinvolgimento degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale. "Gli oppositori della guerra erano tutti ben organizzati. Ma anche noi volevamo dire la nostra."
Il primo numero di Captain America Comics (datato marzo 1941, ma commercializzato a partire dal dicembre 1940), la cui copertina mostrava il protagonista dare un pugno sulla mascella ad Adolf Hitler, vendette quasi un milione di copie.Nonostante la maggior parte dei lettori gradì il fumetto, ci furono alcuni pareri negativi. Da una intervista a Simon: "Quando uscì il primo numero, ricevemmo parecchie lettere di critiche; alcuni si dichiaravano del tutto contrari a quello che Cap rappresentava."
Nonostante non fosse il primo supereroe a tema patriottico (venne infatti preceduto dallo The Shield della MLJ), Capitan America divenne rapidamente il personaggio più popolare della Timely. Aveva anche un fan club denominato "Sentinels of Liberty." Le vendite dei primi numeri erano sempre vicino al milione mensili, superando quelle di riviste come TIME.
Dopo il passaggio di Simon e Kirby alla DC Comics, avvenuto alla fine del 1941, la serie venne disegnata da Al Avison e Syd Shores. Capitan America apparve anche in altre collane Timely come All Winners Comics (1-19), Marvel Mystery Comics (80-84 e 86-92), USA Comics (6-17) e All Select Comics (1-10).
Con la fine della guerra, la popolarità dei supereroi conobbe un calo; la Timely cercò di superare il momento realizzando il suo primo super-gruppo, la All-Winners Squad; qui Bucky venne sostituito dalla fidanzata di Capitan America, Betsy Ross, nei panni dell'eroina Golden Girl. Il gruppo durò lo spazio di due storie pubblicate sui numeri 19 e 21 di All Winners Comics. La collana Captain America Comics venne chiusa con il numero 75 (febbraio 1950). Nel 1953 il successore della Timely, Atlas Comics, tentò di reintrodurre Capitan America (insieme alla Torcia Umana originale e a Sub-Mariner) nel numero 24 di Young Men. Dopo una manciata di apparizioni su quest'ultima e su Men's Adventures, vennero realizzati tre ulteriori numeri della collana originale, dove il pericolo nazista era stato sostituito con quello del comunismo: la rivista era dotata del sottotitolo "Captain America, Commie Smasher!". Tuttavia l'esperimento della Atlas fu un insuccesso commerciale, e venne presto accantonato in favore di altre tipologie di fumetti.

Revival durante la Silver Age 

La prima apparizione di Capitan America durante la cosiddetta "Silver Age" è avvenuta nel numero 114 di Strange Tales (novembre 1963);in realtà, il personaggio che interagisce con la Torcia Umana, descritto come leggendario eroe della Seconda Guerra Mondiale tornato dopo un periodo di presunto ritiro, è un impostore. Una didascalia alla fine del racconto, scritto da Stan Lee e disegnato da Jack Kirby, avverte che questo era soltanto un test di gradimento per i lettori.
Capitan America verrà formalmente reintrodotto con il numero 4 dei Vendicatori (marzo 1964): viene risvegliato dai membri dell'omonimo gruppo dopo avere trascorso decenni tra i ghiacci dell'Oceano Atlantico in uno stato di animazione sospesa, cominciata poco dopo la fine della guerra. Negli anni seguenti, le apparizioni post-belliche di Capitan America verranno spiegate tramite retcon. Oltre che ad apparire nei Vendicatori, di cui diventerà presto il leader, le storie "solitarie" di Cap verranno pubblicate nella collana Tales of Suspense, insieme a Iron Man, a partire dal numero 59; con il numero 100 diventerà il titolare di una serie omonima. Questa viene non ufficialmente denominata Captain America vol. 1, e terminerà col numero 454 (agosto 1996); sarà seguita da Captain America vol. 2 (13 numeri, novembre 1996 - novembre 1997), Captain America vol. 3 (50 numeri, gennaio 1998 - febbraio 2002), Captain America vol. 4 (32 numeri, giugno 2002 - dicembre 2004), e Captain America vol. 5 (50 numeri, gennaio 2005 - luglio 2009). A partire dall'uscita numero 600, la serie ha ripreso la numerazione origi